Diffusione della cultura di genere e destrutturazione degli stereotipi
PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
DESTINATARI: classi del biennio e del triennio delle scuole secondarie superiori
Il progetto viene inserito nel percorso didattico di EDUCAZIONE CIVICA, e modulato in base alle conoscenze pregresse e al programma dell’anno scolastico in corso, ai vari indirizzi presenti nell’istituto, nonché alle esigenze e metodologie dei rispettivi docenti di classe.
Il progetto si articola in due moduli, ciascuno da un minimo di 2 ad un massimo di 4 incontri, da effettuare in uno o due quadrimestri.
OBIETTIVI:
- definizione dello stereotipo;
- riconoscimento degli stereotipi che riguardano il ruolo sociale, la rappresentazione e il significato di essere uomini e donne, mediante l’inserimento di un approccio di genere nella pratica educativa;
- destrutturazione degli stereotipi come inizio di un percorso di consapevolezza che porti al loro superamento.
I MODULO: Per trovare le radici di una disparità secolare bisogna guardare al passato.
Percorso storico sulla conquista dell’accesso agli spazi esterni da parte delle donne: pregiudizi, ostacoli sociali e barriere giuridiche; diritti che sono stati difficili da ottenere, da quello di praticare gli sport a quello di partecipare alla vita politica, dall’ingresso nella scuola all’esercizio delle professioni.
Per questo modulo sarà possibile avvalersi della consultazione on-line del fondo dell’Archivio Udi di Siena, così da poter leggere e commentare documenti che testimoniano le lotte delle donne per la conquista dei diritti, in particolar modo dal secondo dopoguerra ad oggi.
II MODULO: “Osservare la realtà di oggi alla ricerca degli stereotipi”
Dopo aver presentato alcuni esempi di stereotipi, passati e ancora presenti, nei diversi campi (arte, scienza, sport, ambiti lavorativi…) si chiederà agli studenti di operare una ricerca per individuare altri esempi e si guideranno in un percorso di approfondimento e riflessione.
DOCENTI: volontarie dell’Associazione
SVILUPPO DEL PROGETTO
Il progetto è stato accolto dall’Istituto Bandini con l’adesione di 6 classi : due prime, una seconda, tre quinte.
In tutte è stato scelto di affrontare gli argomenti del primo modulo con 4 ore per classe più due di incontro finale con Tommasina Materozzi nel quale si è discusso a partire dal suo libro autobiografico “La politica è donna, Memoria di una ragazza ribelle”.
Gli incontri sono stati tenuti da Tiziana Bruttini che ha sviluppato i seguenti argomenti :
- cosa è UDI
- cosa è ARCHIVIO UDI
- periodo storico: secondo dopoguerra: Resistenza, nascita della Repubblica, la Costituzione
- lettura della Costituzione in parallelo con le le lotte fatte dalle donne per nuove leggi e diritti:
art. 3 : uguaglianza dei cittadini
art.4 : diritto al lavoro
art. 29 : la famiglia, uguaglianza morale e giuridica dei coniugi
art. 37 : pari retribuzioni - Opuscolo “Perchè aderire all’UDI” (inizio anni ‘70) è una base per ragionare sul già fatto e quello da fare.
- Periodo fine anni settanta- ottanta : nuove tematiche portate dal femminismo : il corpo della donna (salute, sessualità, aborto, violenza sessuale..)
Gli argomenti sono stati modulati in base alle richieste delle docenti e dalla classe così nelle classi prime si è approfondito di più il tema del dopoguerra, della ricostruzione del paese e dell’inizio delle rivendicazioni delle donne. Nella classe seconda si è introdotto anche il tema della violenza e delle rivendicazioni delle donne sul proprio corpo, così nelle classi quinte .
Al Liceo Scientifico “Galileo Galilei” il progetto è stato svolto in una classe terza, sempre con 4 ore più due di incontro con Tommasina Materozzi e la testimonianza del suo libro autobiografico.
Negli incontri , tenuti da Tiziana Bruttini, dopo il primo, introduttivo sulla nascita dell’Udi nel dopoguerra e un escursus sui primi diritti rivendicati, nel secondo incontro, su richiesta della classe, si è affrontato il tema della violenza domestica e nel terzo la storia della Giornata Internazionale della donna, l’ 8 marzo, completamente sconosciuta nel suo vero significato .
All’Istituto Sarrocchi il progetto si è svolto in 4 classi con modalità diverse in ciascuna, tenendo conto delle età degli studenti e delle esigenze espresse dai loro docenti.
In prima Liceo la Prof.ssa Christel Radica ha tenuto una lezione sulle donne nel mondo greco e poi Tiziana Bruttini ha attualizzato il tema trattando dei diritti delle donne dal secondo dopoguerra a oggi.
In seconda Istituto, dopo un lavoro preparatorio fatto dalla Prof. Christel Radica, si è tenuto un incontro, il giorno 8 Marzo, con la presenza di Tommasina Materozzi e Tiziana Bruttini, che hanno raccontato la propria esperienza sui temi dei diritti delle donne rispondendo a domande preparate dalla classe.
In terza Informatica il primo incontro della Prof.ssa Christel Radica ha introdotto i temi della sessualità (adulterio, delitto d’onore…) con esempi storici e, nel secondo incontro, Tiziana Bruttini ha approfondito gli stessi argomenti in riferimento all’oggi e alle leggi conquistate dalle donne.
In quinta Informatica, in un primo incontro la Prof.ssa Christel Radica ha approfondito la storia delle donne nella prima metà del Novecento (Prima Guerra Mondiale, Fascismo e Resistenza) e in un secondo incontro Tiziana Bruttini ha affrontato i diritti politici e civili delle donne nel secondo dopoguerra.