Festival di Noi Donne
Siena 26, 27, 28 Giugno 2015 – Giardino ex Borri – Piazza Santo Spirito
Festival della rivista NOI DONNE nata nel 1944 – 70 anni di storia
“…i sapori della tavola, i saperi della vita…”
Scarica il programma del festival di Noi Donne.
Resoconto delle 3 giornate
Rispettando quanto previsto e promesso dal programma che richiamava “ i sapori della tavola, i saperi della vita” , le tre giornate del Festival dedicate ai 70 anni di storia della rivista “Noi donne” , hanno offerto a chi ha partecipato, donne e uomini, pomeriggi ricchi di contenuti e cene ricche di piatti della cucina tradizionale.
La partecipazione numerica è stata alta in ogni momento del Festival e molti sono stati gli apprezzamenti per quanto è stato proposto così da lasciarci, come organizzatrici, stanche, ma soddisfatte del lavoro e del risultato.
La mostra che ripercorre, attraverso i titoli e le immagini di “Noi Donne” , decennio per decennio, dal 1944 ai giorni nostri, la storia del giornale, e, attraverso di esso, la storia delle donne e delle loro battaglie, del lungo cammino fatto dall’immediato dopoguerra in poi, è stata apprezzata per l’ efficacia nel trasmettere il suo contenuto. E’ stata inaugurata alla presenza e con l’apporto dell’attuale direttora della rivista , Tiziana Bartolini,a cui hanno fatto seguito le letture, scelte dalla posta della rivista stessa, di Paola Lambardi e le canzoni popolari di Lisetta Luchini.
Nel secondo pomeriggio, l’incontro con Luisella Battaglia sul tema “Con voce di donna, etica e politica della cura”, ha preso avvio dal nostro progetto, presentato il 27 marzo 2015, sul recupero e riutilizzo del “Giardino dei profumi”, a cui stiamo adesso lavorando per presentarlo come progetto di fattibilità. Partendo da questo nostro piccolo progetto, preso come esempio di cosa possa significare, nelle realtà cittadine, condividere la cura di spazi comuni, Luisella Battaglia ha ripercorso la nascita del concetto di cura e ci ha aperto scenari molteplici mostrandoci tutti i campi della nostra vita a cui si riferisce e , soprattutto, ha sottolineato la necessità che “la cura” esca dal recinto delle “competenze femminili” e permei tutta la politica.
Nel pomeriggio del 28 giugno Annamaria Aloisi ci ha aperto un mondo per ora poco conosciuto: quello della ricerca medica che ancora ragiona sul corpo maschile come fosse neutro e non riconosce il corpo femminile come diverso in molti suoi meccanismi, risposte ai farmaci, malattie e loro sintomi. Da qui lei è partita per i suoi studi sui fitoestrogeni che l’hanno portata all’elaborazione e realizzazione del progetto “Il pane delle donne” . E’ questo un pane di soia che contiene, in una pagnotta da 200 grammi, il quantitativo di estrogeni necessario, giornalmente, ad una donna in menopausa e che va a sostituire gli stessi ormoni presi sotto forma di medicinali. Già attuato a Siena, con la collaborazione di alcuni forni, si spera possa essere incrementato e ulteriormente diffuso. Successivamente Paolo Fiorenzani ci ha anticipato i contenuti di un interessante libro, in fase di stampa, che ripercorre la storia del pane, dall’antichità ad oggi, attraverso le sue rappresentazioni nelle opere d’arte.
Sono dovuti, ma fatti con grande piacere e affetto, i nostri ringraziamenti alle ospiti e agli ospiti già citati ed anche a Mauro Chechi per le sue improvvisazioni in ottava rima, a Raffaele Iorlano, Umberto Campanini, Giuseppe Semboloni per le loro letture di poesie che ci hanno dato il buon appetito. Un ringraziamento, infine, ma non per questo meno importante, alle volontarie (socie e non della nostra Associazione) e volontari che hanno lavorato in cucina e nel servizio ai tavoli.
Tessere ad honorem
In occasione del Festival della rivista” Noi donne”, che si è tenuto nei giorni 26,27 e 28 giugno, la nostra Associazione ha deciso di iniziare un percorso di riconoscimento dei preziosi contributi gratuiti ricevuti da donne, non socie, che , a vario titolo e mettendo in gioco proprie competenze, hanno supportato molte nostre iniziative.
Il riconoscimento, prettamente simbolico, si è sostanziato nella consegna di una “tessera ad honorem” a ciascuna di esse sottolineando, nella motivazione che l’ha accompagnata, il particolare contributo che ognuna ci ha regalato.
Rubando le parole di Sandra Landi, dal suo intervento al nostro Convegno “La memoria è generativa”:
Riteniamo che i percorsi della vera emancipazione si basino sulla continua ricerca di nuovi significati dell’identità, in questa bella , mutevole e “insostenibile leggerezza dell’essere” che abita ogni persona. Ognuno dovrebbe coniugare in piena libertà le mille sfumature dell’essere che si collocano fra i tradizionali >poli del maschile e del femminile. Si tratta di scompigliare il mondo e ricostruirlo in nuove cornici di senso.
Il nostro grazie è andato, quindi:
a Silvia Folchi che “con le sue immagini e i suoi volti rende grazia alla magia del corpo delle donne e ai valori di genere”,
a Paola Lambardi che “ci dona la sua arte per dare voce ai valori di genere”,
a Elettra Lorini che “ci dona la capacità di scorgere le sorgenti da cui scaturisce la potenza delle donne e le rende capaci di cambiare il mondo”,
a Marianna Semeraro che “ci aiuta ad inserire i valori di genere nella nostra vita, per un futuro desiderato”.
A tutte ancora un grazie e un grande abbraccio dal Comitato Direttivo della nostra Associazione