La soggettività delle donne – Resoconto del convegno
Dalla memoria di lotte e movimenti alla riappropriazione di un impegno. Asili nido, scuole dell’infanzia, obbligo scolastico: dalla realtà di ieri a quella di domani
Sabato 27 novembre 2010 si e’ tenuto a Siena, nei locali del S. Maria della Scala, il convegno annunciato da tempo sul tema ““La soggettività delle donne sta nel mondo e nella storia: il sapere è un modo per riconoscerla”. Dalla memoria di lotte e movimenti alla riappropriazione di un impegno. Asili nido, scuole dell’infanzia, obbligo scolastico: dalla realta’ di ieri a quella di domani. Il Convegno è stato seguito da oltre 140 persone, quasi tutte donne: insegnanti, educatrici, professioniste, studentesse del Liceo della Formazione di Siena dove da due anni fa parte del POF il progetto “La storia delle donne”. Non è mancata la presenza delle rappresentanze istituzionali, della realtà politica senese, degli amministratori pubblici.
I contenuti del convegno sono stati in continuità con il percorso aperto dall’Associazione fin dal 2009 teso a ragionare sul passato e sul presente.
Il convegno è stato preparato ricercando un dialogo con i vari soggetti sociali del territorio senese sui servizi all’infanzia e la scuola dell’obbligo dal dopoguerra ad oggi, ragionando su obiettivi contenuti e modalita’ da adottare per realizzare davvero una citta’ a misura di donne, uomini, bambine e bambini responsabilizzando le istituzioni, il privato sociale, i genitori…la politica.
Questo convegno si è tenuto un anno dopo il primo convegno, “La memoria è generativa”, organizzato proprio per testimoniare il nostro impegno in questo lavoro. Abbiamo scelto un titolo forse un po’ lungo, ma esplicativo del nostro percorso e del nostro scopo: riappropriarci di un impegno. L’affluenza e’ stata maggiore delle nostre aspettative.
La presidente dell’Associazione, Tommasina Materozzi, ha aperto i lavori del convegno dando la parola ai rappresentanti delle istituzioni locali: l’assessore al Comune Maria Teresa Fabbri, il Presidente della Provincia, Simone Bezzini, e il Presidente della Fondazione Monte dei Paschi, Gabriello Mancini. Dopodiché la Dott.ssa Tiziana Bruttini, componente del comitato direttivo della nostra associazione ha svolto una interessantissima relazione raccontando nel migliore dei modi quel passato di lotte e movimenti da cui il nostro percorso e’ iniziato. Ha descritto con efficacia la condizione di disagio vissuta oggi nelle scuole dagli alunni e dagli educatori, dalle donne che hanno perduto il posto di lavoro e da quelle che non lo trovano e che vedono i propri diritti in pericolo, indicando gli obiettivi su cui lavorare per costruire un domani che si presenta estremamente difficile e le categorie sociali dalle quali può sorgere un nuovo riscatto.
Le problematiche dell’attuale sistema educativo sono state poi discusse nel dettaglio da esperti. Durante la mattina, Franco Frabboni, pedagogista di fama internazionale, attualmente docente all’Universita’ di Bologna, ci ha raccontato una storia, la storia della scuola italiana. Ha ricordato come, nella seconda metà del Novecento, il nostro sistema fosse rinomato in tutta Europa e, dopo aver ripercorso i recenti cambiamenti, ha concluso l’intervento con una domanda provocatoria: “vivra’ ancora la scuola più bella del mondo? “
Si sono alternate, inoltre, le seguenti figure professionali: Anna Lia Galardini, pedagogista, scrittrice e responsabile fino a quale mese fa dei servizi alla persona del Comune di Pistoia, che ha trattato il tema del sistema educativo territoriale ponendo al centro del suo ragionamento la centralità del bambino e la necessità del dialogo scuola, comunità , famiglia.
Rosa De Pasquale, deputata PD, componente della Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera dei deputati, ha soffermato la propria attenzione sulla indissolubile complementarietà tra i diritti e i doveri
Maria Teresa Fabbri, assessore all’istruzione e alle pari opportunità del comune di Siena, ha parlato del sistema dei servizi da 0 a 3 anni, e Erminia Ficorilli, pedagogista del comune, ha illustrato la carta dei servizi educativi a Siena. .
L’architetta Annalisa Marinelli ha adottato un’ottica di genere nel pensare gli spazi esterni mettendo in evidenza che per realizzare la città della cura e’ necessario l’impegno comune di donne e uomini come ha giustamente affermato anche Stefano Ciccone, dell’Università Tor Vergata di Roma e presidente dell’Associazione culturale “ Maschile plurale”. Il suo intervento si e’ basato sulla necessità di ripensare l’identità maschile che purtroppo, tanto quanto quella femminile, è soggetta a schemi prestabiliti da cui urge liberarsi. Queste riflessioni, ha proseguito Ciccone sono state stimolate proprio dal coraggio di quelle donne che hanno rifiutato il conformismo ed hanno deciso di imporre la propria soggettività a prescindere da qualsiasi codice culturale.
A conclusione delle comunicazioni ha fatto seguito un dibattito partecipato e sentito, ed è emersa con forza l’esigenza comune: di costruire una società di donne e uomini liberi.
Questo obiettivo, di non semplice realizzazione, richiede un dialogo costante tra i vari protagonisti della comunità ed e’ per questo che al dibattito ha fatto seguito una tavola rotonda coordinata da un’esperta di valori di genere, Elettra Lorini, e a cui hanno preso parte diversi soggetti della realtà senese: Simonetta Pellegrini, assessore all’istruzione e alle pari opportunità della Provincia di Siena; Marzio Cresci Coordinatore dei servizi educativi della zona senese; Anna Calocchi dell’èquipe esperti Regolamento Urbanistico del comune; Claudia Chiti per la Lega delle cooperative e della Confcooperative; Giovanna Rosa del Centro Italiano Femminile; Valentina Scotti del Centro culturale Mara Meoni; Albalisa Sampieri del coordinamento donne Lega Spi-Cgil; Roberta Leoncini della segreteria confederale Cisl e Luisa Brivio della segreteria confederale Cgil.
Numerosi sono stati gli argomenti discussi: tra i principali, il rapporto tra pubblico e privato, la città della cura, la responsabilità genitoriale, la funzione del sindacato, il ruolo delle istituzioni e della politica.
Il convegno è stato seguito dalla Dott.ssa Nunzia Bonanno psicopedagogista, ANSAS Lombardia, che ha partecipato alla realizzazione del Programma Comunitario Occupazione Now “Creazione di attività di donne nel settore dei servizi” promosso dal Comune di Siena e collaborerà alla postfazione degli atti. Il pomeriggio precedente il convegno ha realizzato due focus con le insegnanti ed educatrici dei servizi per l’infanzia del Comune di Siena e delle Cooperative sociali.
Il C.D. dell’Associazione ringrazia tutte e tutti i partecipanti al convegno a partire da coloro che hanno contribuito al percorso preparatorio che ha consentito di raggiungere un’ ottima qualità nei contenuti e nella presenza.
Gli atti del Convegno saranno presentati nell’iniziativa del 26 Marzo 2011 che si terrà nei Locali del Centro Culturale “La Lunga Gioventù”, via dei Pispini, n.162 (g.c) della quale sarà data ampia informazione.
Gli atti possono anche essere ritirati, da coloro che vivono a Siena, presso la sede dell’Archivio UDI, Via Tommaso Pendola, 37; per chi vive fuori Siena può essere richiesta la spedizione inviando contemporaneamente francobolli per un importo di 7 euro a copertura delle spese.